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Per crescere, è necessario liberarsi dal giudizio

Prendo di nuovo a prestito una citazione dal libro ‘Il gioco interiore del tennis’ di Timothy W. Gallwey: “Instead of seeing what was wrong with my backhand, I just started observing, and improvement seemed to happen on its own. I’m not sure why, but I certainly learned a lot in a short period of time.”

Qui si parla di migliorare il rovescio, ma possiamo tranquillamente mutuare la stessa situazione in ambito lavorativo. Se una situazione non gira, è importante smettere di darsi addosso dicendo ‘non sono capace, questo non lo so fare, quest’altro lo faccio male’. L’unica cosa veramente utile è osservare il problema, analizzarlo da diversi punti di vista, individuare i possibili ambiti di intervento e agirli.

Etichettare le cose come giuste o sbagliate, come buone o cattive, è un modo limitato e limitante di prenderle in esame. La potenza del coaching sta anche in questo: ci spinge a creare nuove prospettive che inevitabilmente diventano opportunità di sviluppo.