business coachinglife coachingteam coaching

Il pensiero positivo

Il pensiero positivo si lega molto con l’articolo precedente. Il termine ‘positivo’, infatti, ci induce a considerarlo ‘buono’ ‘giusto’ ‘migliore di altri’. Ma questi sarebbero giudizi e quindi attribuzioni che limitano la libertà di pensiero. Anche in questo caso serve un cambio di prospettiva. E per spiegarlo, scusate se parlo per frasi altrui, ma qui ci sta bene un’altra citazione, questa volta dal film Apollo 13. Quando tutto sembra andare storto Eugene Krantz, direttore di volo, afferma: ‘Possiamo rivedere la situazione Sy? Esaminiamola da… da un punto di vista di status. Eh… Cosa c’è su questa astronave di sano?’ Questo è il pensiero positivo: focalizziamoci sulle abbondanze e non sui deficit, cerchiamo la via (che può essere una soluzione, un obiettivo, un cambiamento) partendo dalle nostre potenzialità e non dai nostri limiti.

In questo senso il coaching segue delle regole molto precise che hanno a che fare non solo con l’intenzione di mettere in luce al partner i propri plus ma anche con delle tecniche neuro-linguistiche che li stimolano spontaneamente.